Il sale rosa non è raffinato, viene estratto, lavato in soluzione satura ed impacchettato. Velocemente assimilabile, non ha aggiunta di componenti chimici.
Ci teniamo a vendere questo sale in modo consapevole. Prendiamo nota dell'aumento della richiesta di sale himalayano negli ultimi anni ma conosciamo anche gli svantaggi ad esso correlati e proviamo in questo modo a consigliare l'acquisto di sali di produzione italiana, realizzati con materie prime italiane
"Secondo gli estimatori, il sale hymalaiano sarebbe ben diverso dal comune sale da cucina, che è costituito essenzialmente da cloruro di sodio. Il sale rosa, invece, sarebbe puro, molto antico, privo di tossine e di sostanze inquinanti che possono contaminare, invece, le tipologie di sale che provengono da mari e oceani."
*Il sale rosa non è raffinato, non viene trattato con alcun procedimento chimico ed è incontaminato: quando viene estratto risulta puro proprio come quando si era depositato nel suolo migliaia di anni prima"
"L’aumento della domanda di sale rosa un po’ in tutto il mondo non ha fatto altro che peggiorare le condizioni di chi lavora nelle miniere. Oltre alle troppe ore di lavoro (tra l’altro spesso non in regola) e ai salari davvero troppo bassi, si aggiunge anche il fatto che i minatori rischiano la vita (nel 2011 un crollo ha provocato la morte di 7 persone e altre 4 sono decedute nel 2014)."
"Il sale rosa verrebbe trasportato a spalla, in sacchi pesanti, soprattutto da donne, per chilometri e chilometri, fino alle aree di lavorazione. L’aumento della richiesta del prodotto avrebbe contribuito a rendere ancora più aspre le condizioni di lavoro. Si teme inoltre che la sua estrazione sconsiderata possa distruggere un vero e proprio patrimonio naturale. Senza contare l’inquinamento legato al suo trasporto dall’Oriente all’Occidente."
Invitiamo a leggere l'articolo di Greenme dove vengono descritti possibili benefici e aspetti negativi legati all'uso di questo sale.